lunedì 8 febbraio 2010

Chi lo toccava guariva

Dopo aver sgridato gli elementi naturali, Gesù e i suoi discepoli, continuarono la traversata. I discepoli, insensibili, non avevano compreso nulla di ciò che aveva fatto Gesù nella moltiplicazione dei pani e forse si domandavano in cuor loro, chi veramente avessero accolto nella loro vita e con chi facessero vita comune...Solo Dio poteva essere padrone della natura....Chiessà cosa pensavano mentre attraversavano il mare, se il loro cuore si stava aprendo al mistero di Dio...Gesù era popolare, il racconto dei suoi prodigi se era dilatato, era passato di bocca in bocca e, appena scesero dalla barca, ecco la folla presentare gli ammalati perché fossero guariti.
Il Profeta era approdato a Genesaret e tutti accorrevano.
I discepoli...? muti...? Su di loro non si dice nulla...Emerge il desiderio forte dei più deboli di essere guariti e la durezza dei farisei di fronte ai suoi miracoli.
I discepoli, dicono di loro i farisei, non fanno le abluzioni e prendono cibo con mani immonde.
I farisei, dopo aver assistito alle guarigioni, punti dal demonio della gelosia, domandano a Gesù con l'intento poi di accusarlo, come mai i suoi discepoli prendono cibo con mani immonde. "Fai tante guarigioni, caro Profeta, che fanno accorrere le folle, ma forse sei discepolo del demonio..." E Gesù che vede nel profondo di ogni cuore, li riprende dicendo loro che sono loro che mancano alla carità.

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