mercoledì 29 luglio 2009

Il tesoro nel campo e la perla preziosa

Vangelo del giorno: il tesoro nel campo e la perla preziosa. Due simboli per trasmettere la bellezza e il fascino dell'annuncio di Cristo e della Persona stessa del Cristo...Sono eloquenti, dicono molto dell'attrattiva che Dio esercita sull'uomo.

martedì 28 luglio 2009

La zizzania e il grano

Il Vangelo di oggi parla della crescita della zizzania assieme al grano. In ogni spirito nasce assieme al grano la zizzania, seminta dal diavolo o causata dalla concupiscenza. Essa deve essere estirpata altrimenti soffoca il grano. Il grano, però deve essere curato affinché cresca ben robusto.

martedì 14 luglio 2009

Nonostante il miracolo...

Primo libro dei Re 19,1 - 9a. 11 - 21.
Il racconto del profeta Elia ha una svolta inattesa. Umanamente sarebbe ragionevole che dopo il miracolo del fuoco, Gezabele mandi ad uccidere Elia. Nessun onore umano lo aspetta, ma una violenta persecuzione che mira alla sua eliminazione. Elia ha timore e scappa. Il suo timore è talmente grande che gli strappa il desiderio di morte. Dio, però, lo soccorre e gli sta accanto rivelandosi nel mormorio di un vento leggero. La morte di Elia non è volontà di Dio. Con la brezza cerca di far capire all'uomo che la forza di Dio è ben diversa da quella umana.

lunedì 13 luglio 2009

Dio è potente

La prima lettura dell'Ufficio, tratta dal libro dei Re (18,16b - 39), riporta la sfida tra i profeti di Baal e quelli del Signore Dio. Interessante notare in tutta la Sacra Scrittura come Dio ponga l'accento, sia nell'Antico che nel Nuovo Testamento, sull'esiguità dei Profeti o discepoli del Signore Dio. Anche questa lettura non fa eccezione. Quattrocentocinquanta sono i profeti di Baal e quattrocento quelli di Asera. Numeri abbastanza grandi soprattutto se raffrontati con il numero dei profeti del Signore Dio...Il profeta del Signore è solo UNO, ed è Elia!
I profeti di Baal, pur essendo numerosi, non ottengono il miracolo tanto agognato, mentre Elia dopo appena aver formulato una breve preghiera, viene esaudito da Dio che manda il suo fuoco bruciando l'olocausto, l'altare e tutto il resto.

Così, nella giovane Chiesa ridotta ad un numero di 12 uomini e una manciata di donne, tra cui era presente anche Maria, la Madre di Gesù, con la sua preghiera fa discendere dal cielo, il fuoco dello Spirito Santo, l'Amore del Padre e del Figlio che consuma la paura dei discepoli e li proietta in una dimensione reale totalmente differente. Daranno poi prova di coraggio donando totalmente la loro vita subendo supplizi orrendi. Esiguità dei numeri dei discepoli che vuole sottolineare la potenza di Dio che si rivela negli inermi.

Ancora adesso i cristiani sono veramente pochi, un puntino nel mondo, una goccia nell'oceano e testimoniano con la loro esiguità la potenza di Dio e del Suo Amore.
Dimentichiamo troppo spesso che Dio non distrusse il popolo d'Israele per le preghiere insistenti di un solo uomo: Abramo. Non spaventiamo del numero piccolo, ma, con fede crediamo nella potenza dell'amore di Dio che può far nascere dalle pietre figli di Abramo!

giovedì 9 luglio 2009

Dal commento sul salmo 118 di Sant'Ambrogio vescovo

"Beato colui alla cui porta bussa Cristo. La nostra porta è la fede"
E' beato davvero colui alla cui porta bussa Cristo: Egli si degna di visitarlo con la sua dolce presenza piena di pace e di eternità. Compito nostro è di tenere le lampade accese alimentandole in continuazione con l'olio della letizia e del fervore.