martedì 28 settembre 2010

Si diresse verso Gerusalemme

Si diresse verso Gerusalemme. Decisamente. Questo avverbio è fondamentale e rafforza il verbo dirigersi. Non vi andava per forza, sbuffando, semplicemente perché doveva compiere "esternamente" la volontà di Dio. Dimostrò di averla accettata e non subita, accettata, assimilata. Era aperto ad essa, infatti, seppur mandò avanti i discepoli per preparare, accettò il fatto che i Samaritani non lo vollero accogliere perché diretto a Gerusalemme. Gesù non rimprovera nemmeno coloro che non l'accettano. Mostra verso di essi una benevolenza straordinaria.

lunedì 27 settembre 2010

Chi è il più grande


Discorso di Gesù sulla Passione. Come se parlasse al vento. Chiunque si sarebbe offeso dopo aver parlato della propria morte, sentir parlare coloro che si è più amato, della “successione al trono”, ovvero a discutere chi è il più grande. Gesù non si scompone, non cerca l’affetto dei suoi discepoli, ma solo di trasmettere loro l’amore di Dio Padre. Con immensa pazienza, prende un bambino e spiega nuovamente che chi desidera essere come Lui, deve annientarsi, attuare la Kenosi nella propria esistenza, immergendosi nella volontà del Padre, come un bambino che dipende in tutto dai genitori.

domenica 26 settembre 2010

Il ricco epulone

La Parola di Dio oggi propone la parabola del ricco epulone e di Lazzaro. Ho letto molte volte questo racconto, ma solo oggi ho afferrato una parte fondamentale che si tralascia di spiegare. Solo i cani leccavano le ferite del povero Lazzaro. Quante volte si passa di fronte al proprio fratello/sorella che soffre, con indifferenza, chiusi nel proprio egoismo, alla stregua di “animali” che curano solo il corpo.

domenica 19 settembre 2010

I figli del mondo sono più scaltri di quelli della luce

Parabola sconcertante, soprattutto se si pensa che sia Gesù a raccontarla. Gesù loda sicuramente l'intelligenza dell'amministratore disonesto. Tante volte chi fa le cose per disonestà, lo fa con più impegno rispetto a chi lo compie in vista del Regno di Dio. C'è più interesse per le cose materiali, anche da parte dei figli della luce, che per tutto ciò che interessa la propria salvezza. Le relazioni sono quelle che contano nella vita e bisogna curarle. Tutto il resto viene da sé.

giovedì 16 settembre 2010

L'amore di Dio

Una donna peccatrice seppe che Gesù era in una casa di un fariseo e si recò là. Pianse e cosparse di olio i piedi di Gesù. Subito, Simone, il fariseo, giudicò la situazione: “Se costui fosse un profeta, saprebbe di certo che quella donna è una peccatrice.”
Bel parametro per valutare se è un profeta o meno! Ma Dio, come il solito, è sorprendente. Egli è venuto per chiamare i peccatori, non gl’importa se quella persona ha sbagliato. Non ha avuto rispetto umano verso i farisei, cacciando la donna, ma ne accettò le attenzioni e spiegò al fariseo superbo che, in realtà, chi è stato perdonato maggiormente, ama maggiormente.

martedì 14 settembre 2010

Madre Addolorata

Stiamo anche noi, sotto le croci dell'umanità che soffre, come Maria stava.

Esaltazione della Croce

Esaltazione della Croce. Grande festa per noi cristiani, festa che a chi non crede sembra addirittura assurda. Chissà quanti penseranno che Gesù fosse un debole... Perché i forti sono coloro che si battono, che hanno un posto nella società. Gesù era molto coerente alle sue idee, ai valori che proclamava, tanto che andò fino in fondo per amore della verità, morì sulla croce per i nostri peccati, anche se durante la Passione, anche i suoi fedeli amici, lo avevano abbandonato. Non si ribellò alla sofferenza, ne accusò gli uomini di averlo lasciato: chiamò Giuda amico e per Pietro, la cui spacconeria appena il giorno prima, aveva fatto luce, ebbe solo uno sguardo per ricordargli che in realtà lui era debole quanto il traditore che tutti biasimavano. "Amatevi", anche adesso, sebbene mi abbiate abbandonato, non giudicatevi fra di voi per le vostre defezioni, sembra voler dire il nostro caro Redentore. Lo ripete ancora oggi, sperando che l'umanità si volga nuovamente a Colui che hanno trafitto.

lunedì 13 settembre 2010

La fede del centurione

Gesù ha terminato la Sua lunga spiegazione ed entra quindi a Cafarnao. Alcuni anziani Giudei, lo raggiungono per supplicarlo di guarire il servo di un centurione romano. I servi a quei tempi non valevano nulla. L’amore di quel centurione per quel servo era molto grande, se aveva chiamato Gesù per guarirlo. Il modo con cui è raccontato nel Vangelo, sembra far intendere che Gesù non ha voluto subito concedere la guarigione del servo, o almeno, ha permesso agli anziani giudei, di spiegare il motivo per cui richiedevano la guarigione di una persona che non era nemmeno considerata tale. Il centurione dimostra di avere una grande fede in Gesù e nel suo potere di guarigione, tanto che manda altri servi a dire di non farlo andare fino a casa ma di dire soltanto una parola per farlo guarire. La fede nella parola di Dio… Sembra una cosa scontata per noi che sappiamo tante cose di Gesù ormai, ma non è così, perché anche noi, di fronte alla sua Parola, viva, non crediamo o dubitiamo.

sabato 11 settembre 2010

I frutti dell'albero buono

L’albero buono produce frutti buoni. Chiaramente. Gesù esorta lungamente l’uomo a purificarsi fin nel profondo del cuore e non solamente gli atti esterni, quella cortesia ostentata, gentilezze o complimenti che non hanno radice nel cuore, un cuore interessato ad ottenere, se non beni materiali, affetto da chi cerca di lusingare. Un cuore buono, non può far altro che generare virtù, a prescindere delle sue debolezze dovute alla condizione umana e che servono per mantenerlo nell’umiltà, quella temperatura ideale per non far morire il seme del regno di Dio nel cuore.

venerdì 10 settembre 2010

Il cieco che guida un cieco

Continua la lunga spiegazione del discorso della Montagna. Dopo aver elencato ciò che bisogna fare concretamente per essere caritatevoli, spiega che chi ha un cuore grande può guidare il fratello. Infatti, chi ha il cuore gretto, tutto pieno di peccati, non può vedere bene per correggere e guidare il prossimo: il suo occhio sarà ottenebrato e non vedrà lucidamente. Più semplicemente vedrà i suoi peccati nel cuore del fratello.

giovedì 9 settembre 2010

Spiegazione delle Beatitudini

Ieri, le letture del giorno riguardavano la festa della Natività della Madonna. Se fossero state del giorno, la prima lettura riportava le Beatitudini. Proprio in questi giorni, mi sono soffermata sul discorso della Montagna. Ho già osservato che il "non" del Decalogo è completato dal discorso delle Beatitudini. Non fare questo perché sarai felice, avrai una ricompensa del Padre tuo che è nei cieli. Le Beatitudini sono un elenco del modo per raggiungere la felicità, il programma del Regno dei Cieli. Semplice, sintetico. Gesù lo spiega dopo. Oggi abbiamo visto nella prima lettura cosa bisogna fare per raggiungerle. Un lungo discorso di Gesù che si riassume in una parola: carità. Il mio pensiero si è soffermato soprattutto su una parola: benedite coloro che vi fanno del male. Non si tratta di un dire bene nei confronti della persona che ci ha fatto soffrire, a Dio, ma anche agli uomini e forse questa è la parte più difficile da attuare, non ci dà modo di difenderci e di restituire lo schiaffo dato.

domenica 5 settembre 2010

Le esigenze della sequela

Essere discepolo di Gesù è molto impegnativo. Vuol dire mettere Gesù al di sopra di tutto, degli affetti legittimi e di se stessi. Portare la propria croce, non vuol dire trascinarla, ma portarla con il sorriso sulle labbra. Difficilissimo, ma a Dio nulla è impossibile.

sabato 4 settembre 2010

Perché state mangiando in giorno di sabato?

“Perché fate ciò che non è lecito fare in giorno di sabato?”
Domanda tipicamente farisaica. Chissà quante volte anche noi ce lo domandiamo, attaccandoci alla lettera e dimenticando l’esigenza della misericordia. Non guardiamo se il nostro fratello ha fame, guardiamo semplicemente che ha sgarrato nella regola. Ahimè, quanto siamo meschini!

venerdì 3 settembre 2010

“I tuoi discepoli non digiunano”
Verranno giorni, e sono questi, che i discepoli di Gesù digiuneranno, perché lo sposo è stato loro tolto. No, gl’invitati alla festa, non possono digiunare. Bisogna lavarsi il capo adesso, e non far notare agli altri che digiuniamo, che stiamo attendendo lo sposo.

giovedì 2 settembre 2010

Prendete il largo!

“Prendete il largo”. Scostatevi dalla terra e andate in alto mare, da cui potete vedere tutta la costa. Gettate le reti con fiducia. Avete faticato tutta la notte, con le sole vostre forze, ma se prendete me sulla vostra barca vedrete che i risultati si faranno vedere. Abbiate fiducia!

mercoledì 1 settembre 2010

Dalla prima lettera ai Corinzi

“Ciascuno sia attento a come costruisce”
Una persona deve essere capace di costruire sulla fede. Non può costruire sulla propria affettività o sul desiderio di apparire. A volte la differenza che intercorre fra le due cose, è molto fine. Se uno costruisce sulla fede, mattone dopo mattone, l’edificio cresce forte e robusto, capace di resistere ad ogni scossone di terremoto. Un edificio deve essere costruito con Gesù come pietra angolare. Ahimè se si costruisse un edificio le cui fondamenta sono le lodi umani, così mutevoli a seconda dell’umore o del proprio vissuto, oppure il proprio lavoro! Dio ci potrebbe chiedere da un momento all’altro la salute, gli affetti più cari. Allora cosa ci resta da fare? Darci totalmente alla ribellione? Darci vigliaccamente alla morte, rischiando senza sapere il purgatorio più profondo o addirittura l’inferno?