martedì 13 luglio 2010

Guai a te...

Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! Perché se a Sodoma e a Gomorra fossero stati fatti gli stessi miracoli, già da tempo si sarebbero convertite.
È un’invettiva di Gesù nei confronti di queste due città che non hanno creduto ai suoi miracoli. Questa sembra essere diretta anche a noi perché non abbiamo creduto nonostante tutti i miracoli compiuti che Dio esiste e ci ama.

lunedì 12 luglio 2010

Il primato di Gesù

Il primato deve appartenere a Gesù. Nemmeno gli affetti della famiglia devono superare quello rivolto a Dio. La volontà di Dio a volte ci pone di fronte a certe scelte radicali che agli occhi degli intelligenti paiono stolte o sembrano metterci in pericolo. Questo può generare senz’altro dei contrasti. “Non sono venuto a portare la pace ma una spada”. In un altro punto del vangelo c’è scritto: “Guai a voi se diranno tutti bene di voi..”. Già, questo vuol dire che siamo un po’ come delle banderuole che ci muoviamo a seconda del vento delle varie opinioni. Cambiamo a seconda di chi ci sta accanto. Viene la tentazione di sedare i vari contrasti o non andare incontro ad essi, obbedendo agli uomini e non facendo la volontà di Dio, ma questo non è giusto. Egli esige che adoriamo prima di tutto la volontà di Dio, anche se rischiosa, anche se non condivisa.

domenica 11 luglio 2010

Il nostro prossimo

Chi è il nostro prossimo? Il nostro prossimo è colui che ha compassione di noi, che condivide i nostri dolori… Dobbiamo diventare prossimi di tutti, lo ha detto Gesù stesso quando c’insegnò che bisogna amare anche i propri nemici…

sabato 3 luglio 2010

San Tommaso

San Tommaso Apostolo, santo dell'incredulità... o almeno, noi lo abbiamo classificato come tale. Mi è molto simpatico perché riflette i nostri inevitabili dubbi sulla resurrezione di Gesù. Questo è un avvenimento che necessita una fede robusta. Gesù proclamò: “Beati coloro che pur non avendo visto, crederanno!”. Sì, vero. Noi, pur non avendo visto crediamo nella sua resurrezione, tormentati, forse dalle ondate di dubbio, che, talvolta, ci sommergono, ci trascinano lontano dai lidi della fede, speranza e carità. Ma, immaginate loro, che hanno visto morire Gesù in quel modo atroce, in balia dei carnefici... Una parola, credere! Il loro atteggiamento è scusabile. Deve essere stata un'esperienza forte quella della “visione” di Gesù dopo la morte, se poi hanno avuto il coraggio di donare la loro vita in modo così cruento.

La potenza di Dio

Anche il mese dedicato al Sacro Cuore è terminato. Gesù, mosso dalla compassione, guarisce un paralitico, prima interiormente e poi fisicamente. La potenza di Gesù non ha confini. Dio scioglie dal legame dei peccati ma anche da ogni legge naturale relativa alla malattia. Abbiamo quindi fede nell'azione di Dio nella nostra vita.