domenica 21 agosto 2011

Uniti per sconfiggere il male

Non possiamo sconfiggere il male da soli! Dobbiamo farlo insieme, nella Chiesa, ma sempre uniti a Gesù. Egli lo aveva affermato nel Vangelo: " Senza di me non potete far nulla".
Allora, noi, insieme con Lui, cambieremo il mondo, gli ridaremo la speranza...

lunedì 15 agosto 2011

Il male vuole regnare nel mondo e distruggerlo

La creazione è la cosa più bella che Dio ha compiuto. Che meraviglia il mare che lambisce la scogliera, spumeggiando e mugghiando! Quale stupore suscitano i monti rocciosi le cui cime sembrano volersi immergere nell’azzurro del cielo! E così i laghi, i fiumi! E ancor più, quanto sarebbe meravigliosa la creazione dell’uomo capace di vivere la vita trinitaria tramite l’intervento dello Spirito Santo! Il demonio sa bene che la Creazione è una cosa buona e che, con la sua sola presenza, riporta all’uomo l’esistenza di Dio!

domenica 14 agosto 2011

Radunarsi nella famiglia di Dio

La grande famiglia di Dio è senz'altro la Chiesa. Essa è il Corpo Mistico di Cristo, nel quale noi attingiamo la linfa necessaria per vivere. Fuori di questa, saremmo come membra amputate destinate alla putrefazione. Le membra amputate non possono sopravvivere sole. Il capo è la parte del Corpo che sovrintende tutto, è colui che ordina ciò che devono fare tutti gli altri organi. Un organo che decide di fare arbitrariamente ciò che vuole, si ammala e crea sofferenza in tutto il corpo. Così avviene a coloro che, pur stando nella Chiesa, non eseguono i comandi del capo, che, in questo caso, è Cristo.

sabato 13 agosto 2011

Esigenza di essere popolo nuovo

Un popolo, per essere nuovo deve radicarsi in Dio. L'umanità viene da Dio, è stata creata da Lui e, se perde le proprie origini, perde se stesso, rimane disorientato. Certamente, questo popolo ha smarrito la sua identità, in pratica il senso del suo vivere e del suo andare... Le prove e le sofferenze in un popolo che appartiene a Dio, non generano distruzione ma purificano e aiutano a rinascere. Un po' come le doglie del parto. È vero che è molto doloroso, però da esso nasce la vita. Le prove e le sofferenze, quindi avvicinano a Dio. Questo accade pure nella vita del singolo.

mercoledì 10 agosto 2011

Iniziate e terminate con la preghiera

Maria tiene a specificare che la preghiera con cui iniziare e terminare la giornata, è quella del cuore. La preghiera deve sgorgare dal cuore, deve essere l'amore stesso a legarci a Dio. Spesso la preghiera vocale è fatta affannosamente, senza pensare alle parole che si pronunciano. Anche la preghiera vocale può essere preghiera del cuore, solamente se nasce da un cuore colmo di confidenza e amore filiale.

martedì 9 agosto 2011

La preghiera del cuore

Maria, nel messaggio del 25 luglio, esorta le persone ad iniziare e terminare la giornata con la preghiera del cuore. Mi allaccio alla liturgia di domenica scorsa, la diciannovesima del tempo ordinario anno A. La prima lettura, tratta dal libro dei Re, racconta di Elia che sale sul monte Oreb e viene poi invitato dal Signore ad uscire dalla caverna dove lui avrebbe trascorso la notte e, quindi, stare alla Sua presenza.

Si susseguono vari eventi naturali quali un vento impetuoso da spaccare le cime dei monti e un terremoto, ma in nessuno di questi era presente il Signore. Tra questi due, prendo in considerazione il vento gagliardo perché trova un punto di convergenza con il Vangelo nel quale Gesù cammina sulle acque. Gesù costrinse i suoi a precederlo sull'altra sponda. Forse i discepoli avrebbero voluto aspettarlo e si sono domandati fra loro come Lui li avrebbe raggiunti. Ma Lui rimase e congedò la folla. Gesù salì perciò sul monte a pregare. Fondamentale è l'incontro con Dio, il momento della preghiera. È vero che non si può stare sempre in ginocchio, però la mente, mentre si lavora, può elevarsi al Padre ed unirsi a Lui. Sono momenti indispensabili di cui non dovremmo mai farne a meno. Se talvolta sentiamo la gola inaridita ma non ancora arsa dalla sete, non indugiamo per il bene del nostro corpo a bere; così dovremmo fare con la preghiera. Non riduciamoci ad ardere, quasi a morirne, di sete: abbeveriamoci continuamente alle fonti della salvezza. Intanto la barchetta degli Apostoli è sballottata dal vento contrario. In questo vento impetuoso (ritorniamo alla prima lettura) non c'è Dio.

Nella prima lettura c'è poi il terremoto. Anche nel Vangelo l'acqua del mare è agitata... come terremotata. Gesù dimostra che Dio è presente nella pace, in una pace che va oltre gli eventi della storia, le prove e le tribolazioni. Dio è capace di raggiungere il suo fine incurante delle avversità. E dà il potere anche agli uomini di fare questo, potere che ricaveranno solamente dalla fede. Solo con la fede l'umanità può camminare senza paura attraverso le traversie della vita, capace di raggiungere l'altra sponda, cioè la pace del Regno di Dio.

Permettemi di guidarvi

Colei che stava nel Cenacolo assieme agli Apostoli in attesa dello Spirito Santo, non può che guidarci al vero bene. Solo che la via del vero bene costa fatica e perciò si rimane a metà strada a contemplare i fiori bellissimi che stanno sul ciglio di essa, oppure si torna indietro per percorrere una strada meno faticosa, asfaltata, ma priva di fiori. Lasciarsi guidare diventa perciò un dilemma: si preferisce seguire le proprie vie.

lunedì 8 agosto 2011

Riposate il vostro corpo e il vostro spirito

La Madonna, oltre ad esortare al riposo, aggiunge un elemento fondamentale: "che siano nell'amore di Dio". Si riferisce al corpo e allo spirito. Il vero riposo dello spirito e del corpo è senz'altro l'essere nell'amore di Dio. Quando si è lontani da Dio, si può essere nel luogo più bello del mondo, ma non avere la pace, avere il cuore in tumulto. Tante volte capita che noi proiettiamo all'esterno una situazione interna.

domenica 7 agosto 2011

Tempo di preghiera e di silenzio

Il tempo estivo spesso si tramuta in periodo ancor più frenetico del tempo lavorativo... Viaggio, traffico, contrattempi, gite, amici... Non si trova il momento per riflettere su Dio, riprendere la Sua Parola, meditarla e quindi farla affiorare nella vita. Eppure dovrebbe essere il momento opportuno, un tempo di tranquillità e di meditazione... contemplazione... Tempo in cui, il fisico, ritemprandosi, si unisce indissolubilmente, senza preoccupazione a Dio.

mercoledì 3 agosto 2011

Messaggio 2 agosto 2011

“Cari figli, oggi vi invito a rinascere nella preghiera ed a diventare con mio Figlio, attraverso lo Spirito Santo, un nuovo popolo. Un popolo che sa che se perde Dio ha perso se stesso. Un popolo che sa che, nonostante tutte le sofferenze e le prove, con Dio è sicuro e salvo. Vi invito a radunarvi nella famiglia di Dio ed a rafforzarvi con la forza del Padre. Come singoli, figli miei, non potete fermare il male che vuole regnare nel mondo e distruggerlo. Ma per mezzo della volontà di Dio tutti insieme con mio Figlio potete cambiare tutto e guarire il mondo. Vi invito a pregare con tutto il cuore per i vostri pastori, perché mio Figlio li ha scelti. Vi ringrazio.”