mercoledì 29 dicembre 2010

Meditazioni sul Natale

Natale... Gesù, il Figlio di Dio si è incarnato per insegnarci l'amore gratuito. Noi uomini, stentiamo a comprendere la gratuità dell'amore. Spesso pensiamo di dover meritare l'amore degli altri, anche quello dei nostri cari. Dio, però, ci ha insegnato che esiste un amore che supera quello umano, demolisce i confini e irrompe creando miracoli straordinari. L'amore di Dio ha sapore di miracolo. Egli conosce i nostri cuori più del nostro stesso spirito: ne conosce le pecche, le pieghe più nascoste, eppure ci ama. Non è perché siamo perfetti. Ci ama così come siamo. Ecco, allora, che l'amore l'ha spinto a condividere la nostra condizione umana che tante volte ci provoca numerose sofferenze. Nell'Antico Testamento, Dio ripeteva che amava il Suo popolo. Ci volevano però degli atti concreti, non discorsi di profeti che potevano anche vaneggiare. Scese quindi dal cielo e come Dio creò il mondo pronunciando delle parole, così mandò suo Figlio dopo aver dato parola, tramite l'angelo, a Maria, la piccola donna di Nazareth. Si fatica a credere che quel neonato fosse Figlio di Dio. Immaginatevi la gente. Spesso i cristiani commentano che gli apostoli e coloro che vivevano al tempo di Gesù e che quindi hanno potuto vederlo, erano avvantaggiati rispetto a noi che non abbiamo visto nulla e leggiamo la Sua vita sui Vangeli, talvolta con scetticismo e incredulità. Eppure, riflettendo su ciò, comprendo che per gli apostoli e pure per Maria, Sua Madre, non doveva assolutamente essere facile. Maria ha dovuto accudire il Figlio dell'Altissimo che aveva le medesime esigenze di qualsiasi bambino sulla terra e gli apostoli vedevano un uomo normalissimo che poteva essere considerato come un qualsiasi profeta. Gesù si dichiarava Figlio di Dio... E chissà cos'avranno pensato quando lo videro appeso ad una croce, ormai agonizzante.... Noi sappiamo in fondo che è risorto, lo hanno testimoniato gli Evangelisti! Ma loro vivevano il dramma di una qualsiasi vita spenta in modo violento... Noi ci dibattiamo spesso nel dubbio di un Dio giusto.... e loro che avevano toccato con mano la cattiveria dell'uomo che aveva ucciso una persona che aveva speso tutta la vita a fare del bene, a curare... ? Immaginatevi i loro dubbi. Forse si erano creduti degli illusi: avevano seguito un uomo affascinante, un uomo che li aveva conquistati con la sua bellezza, interiore ed esteriore... per cosa? Per rischiare anche loro di essere linciati dalla folla, reputati pazzi ed eretici! Il dramma nostro è stato quello degli apostoli. I loro dubbi, sono i nostri....

mercoledì 8 dicembre 2010

Festa dell'Immacolata

"Nulla è impossibile a Dio"
Se la vita di ogni uomo si basasse su ciò che disse l'angelo a Maria, ogni vita sarebbe trasformata. Quello del cristiano, non è un ottimismo ottuso, è semplicemente fondare tutto sulla potenza di Dio, senza escludere la libertà che appartiene all'uomo. Quanta tristezza si scrollerebbe di dosso all'uomo!

lunedì 6 dicembre 2010

La guarigione

La vera guarigione è quella spirituale dovuta al perdono di Dio. Anche le folle che seguivano Gesù, attendevano una guarigione pressoché fisica, ma Gesù per prima cosa concesse all'uomo paralizzato il perdono e poi per far notare agli uomini che la sua azione era efficacie, guarisce l'uomo.

sabato 4 dicembre 2010

Gratuitamente avete ricevuto

Leggendo questa parte del Vangelo, mi colpisce sempre quest'espressione: "Gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date".
Tutto ci viene dato da Dio, nulla è nostro. Spesso ci si attribuisce le virtù, ma esse sono doni che Dio offre all'anima, liberissima di accettare o meno. Ecco il merito dell'anima: accettare, essere docile alle richieste di Dio. Se si lascia plasmare, essa ritornerà a possedere la sua immagine originaria. Non sempre l'anima accetta i doni offertile da Dio. Essa, talvolta, esige da Dio ciò che non è per il suo bene.

venerdì 3 dicembre 2010

Oh Signore abbi pietà di noi!

Al cieco che chiede la grazia di essere guarito, Gesù risponde con una frase eloquente: sia fatto secondo la tua fede. Ecco, la chiave di tutta la vita cristiana è proprio la fede che apre le porte all'impossibile, a ciò che umanamente non viene spiegato. Scommettere tutto per Cristo, ne vale la pena...