sabato 10 gennaio 2009

Ti costituisco sopra i popoli e sopra i regni per sradicare e demolire, per distruggere e abbattere per edificare e piantare...

L'integrazione è un processo psichico dotato di una certa complessità, attraverso il quale una realtà che in qualche modo "tocca la propria storia".
  • Viene riconosciuta come parte della propria vita e in essa collocata esplicitamente, identificata con precisione le viene trovato un posto, non è semplicemente giustapposta e tanto meno emarginata o rimossa.
  • E' fondamentalmente accettata dalla persona, vista con occhio benevolo e riconciliante, non più combattuta sofferta oltremodo.
  • E' caricata di senso e di un senso che sia in linea con la propria opzione di fondo, con ciò che si crede e si ama.

Proviamo a pensare alla realtà del male. Tutti siamo chiamati a passare attraverso questi atteggiamenti:

  1. Riconoscimento esplicito del proprio male.
  2. Atteggiamento di perdono per poterlo accettare e non sentirsene schiacciati.
  3. Possibilità di viverlo come esperienza positiva di misericordia, ricevuta abbondantemente da Dio e da riversare poi generosamente sui fratelli.

L'integrazione ci permette di passare continuamente:

  • dalla difesa di alla libertà di dare la vita.
  • dalla solitudine alla comunione.
  • dal peccato alla salvezza riconosciuta ricevuta e riconoscente.

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