lunedì 25 maggio 2009

Nella calura riparo

Come non pensare alla storia nel libro di Daniele di Sadrach, Mesach e Abdenego, condannati a morire nella fornace ardente per la loro fede? Chiusi nell'ardente fornace di cui fu innalzata più del solito la fiamma e quindi la temperatura, i loro boia videro che il fuoco non faceva loro male, ma erano come avvolti da un vento fresco di rugiada. Lo Spirito agisce anche con noi così quando le difficoltà e le croci ci soffocano...

1 commento:

Tiberiade ha detto...

Ringrazio per questo bel pensiero. Non solo infatti questa fornace rappresenta il mare del mondo dove la navicella della Chiesa viene sospinta dal soffio dello Spirito facendole attraversare le tempeste più burrascose, ma anche tutte le difficoltà della vita di una persona immersa nella storia con tutta la propria croce, pellegrinare sapendo che non siamo soli....