lunedì 6 aprile 2009

Cristianesimo, questione d'incontro

Il Cristianesimo nasce quindi dall'incontro dell'uomo con il suo Dio. Dio cambia la vita dell'uomo e lo proietta verso un pensiero nuovo che diventa ideale e stile di vita particolare.

Si tratta di un incontro

A differenza di tutte le altre religioni, Dio, ad un certo punto della storia, assume un corpo umano ed entra nella storia e nel tempo.
Non si tratta, perciò, di un Dio astratto, lontano dall'uomo. La fede cristiana nasce da un incontro con una persona, con la P maiuscola.
Qualsiasi incontro è capace di cambiare la vita.
I pensieri se colpiscono significativamente la mente, si trasformano in ideali. L'ideale diventa a seconda di come ha inciso nella mia mente, modus vivendi. Per questo valutando la dinamica pensiero - ideale - modus vivendi, si può intuire come colui che crede, accetti pienamente il pensiero della Chiesa.

Colui che segue Cristo

Colui che segue Cristo più da vicino, fa professione di fede pubblicamente, indossando un certo tipo di abito. Il consacrato fa voto a Dio, tramite la Chiesa, di castità, povertà ed obbedienza. A seconda della Congregazione, si aggiungono altri voti.
Il consacrato deve distinguersi nello stile di vita. E' un po' come il discorso del calice consacrato. Il calice, dopo esser stato consacrato, viene usato esclusivamente per le celebrazioni sacre. Così dovrebbe essere per il consacrato: usare le proprie potenzialità solo per il culto di Dio.
Per una persona, non è certo facile come per un oggetto. Non è, in ogni modo, impossibile, in quanto siamo stati creati ad immagine di Dio.

lunedì 9 marzo 2009

Sequere me

Nel Vangelo sono riportate alcune vocazioni che possiedono sfumature differenti, ma hanno in comune il verbo "seguimi". Esso caratterizza tutte le vocazioni perticolari. E' vero, ogni vocazione ha una storia a sé, perché la chiamata è sempre personale. Mi sfiora la mente il giovane ricco...ma anche le vocazioni dei singoli Apostoli. Spesso mi sono domandata come avessero risposto così prontamente i discepoli: "E lasciate subito le riti, lo seguirono."
Lo stesso sguardo fu rivolto al giovane ricco, eppure egli non accettò la chiamata.
Ciò che li ha attirati è un mistero. La chiamata del giovane ricco è molto più ragionata e, al contrario delle altre, vi è un dialogo più articolato e, umanamente, sarebbe stato più logico che la sua risposta finale fosse stata affermativa. Ed invece, mistero di Dio, ove vi è stato un dialogo più intenso, c'è stata la risposta negativa.

domenica 8 marzo 2009

Differenza tra le due vocazioni

"Torna a casa tua e racconta quello che Dio ti ha fatto"
Gesù congedò così l'uomo da cui fece uscire alcuni demoni. L'ex indemoniato aveva poi domandato di poter rimanere presso Gesù, ma Egli non lo permise.
"Seguitemi e vi farò pescatori di uomini"
Gesù chiama per nome i suoi discepoli, quindi aggiunge questo verbo "seguitemi".
La differenza tra le due missioni e possiamo dire stati, è netta e irrevocabile.

Vocazioni particolari

Nel Vangelo leggiamo la storia di alcune chiamate degli Apostoli. Non vi sono tante parole, ma tra Gesù e colui che è chiamato, intercorre uno sguardo d'amore a cui segue una semplice parola: "Seguimi" che, altro non vuol dire se non, imitami. Sono vocazioni particolari, cioè quelle di persone chiamate a vivere come Lui. Alcuni che Gesù ha guarito, sono stati mandati ad annunciare il Vangelo nella propria famiglia e tra la propria gente.
Ecco che già agli albori della Chiesa, vi era questa differenziazione di ruoli e di missione pur essendo tutti chiamati ad annunciare Cristo.

Vocazione


Ognuno ha la sua vocazione nella Chiesa. Dio si serve di noi per la propagazione del suo Regno in mezzo agli uomini. E' come se quello sguardo d'amore tra il Padre e il Figlio continuasse tra Dio e l'umanità. Ognuno quindi, è chiamato da Dio a ricoprire un certo ruolo nella società e nella Chiesa.