Poveraccio, è sempre stato additato come apostolo mancato… oppure come cristiano mancato. Fatto sta, che Gesù lo invita a seguirlo e il giovane a questa domanda s’intristì giacché aveva molte ricchezze. Spesso accostiamo questo brano del Vangelo al principio della nostra chiamata, sia a una vita cristiana laicale oppure consacrata. Non è così. Potremmo applicarlo ad ogni momento della nostra vita, quando il Signore ha bisogno di un nostro contributo per qualche anima in difficoltà. Tante volte, alla sua richiesta, rimaniamo tristi. Ecco che diventiamo, a nostra insaputa, quel giovane ricco. Non sappiamo essere generosi in quel momento. Sentiamo lo stimolo a voler essere migliori, ma poi, nel lato pratico, ci accorgiamo che è leggermente difficile e, invece di confidare nell’Unico Buono, Dio, ci ripieghiamo su noi stessi e ce ne andiamo tutti bei tristi e scoraggiati… ed ecco che il nemico è felicissimo!
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