A questo proposito il cappellano ha tenuto una predica semplice ma piena di contenuti. Lui ha detto che noi desideriamo e domandiamo la misericordia di Dio ma non diamo agli altri una nuova opportunità. Eppure anche nel Padre Nostro diciamo una frase che dovrebbe compromettere assai: "RIMETTI A NOI I NOSTRI DEBITI COME NOI LI RIMETTIAMO AI NOSTRI DEBITORI".
Ha detto inoltre, che tante nostre sofferenze derivano dalla nostra incapacità di perdonare, anche torti di 20 anni fa...e ha notato che colui che soffre non è che ha fatto il torto pure involontariamente, ma chi non riesce a perdonarlo.
Io ho meditato sola questi bellissimi e profondi contenuti e ho pensato che alcuni nodi presenti nell'esistenza attuale sono dovuti proprio al fatto di non aver perdonato qualcuno che ha fatto del male, anche inconsapevolmente. Due anni fa, il cappellano che c'era prima, toccò anch'egli gli stessi argomenti e disse che dietro alcuni nostri atteggiamenti ostili, c'è un risentimento inconscio verso un componente della famiglia d'origine. Il suo padre maestro si accorse di questo e gli suggerì una preghiera semplice semplice. Disse di ripeterla fino a che i nodi del presente non si fossero sciolti. Spesso nelle nostre tristezze attuali, si nasconde la nostra incapacità di perdonare.
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