martedì 22 settembre 2009

Chi fa la volontà di Dio...


In quel tempo, andarono da Gesù la madre e i suoi fratelli, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla.
Gli fecero sapere: «Tua madre e i tuoi fratelli stanno fuori e desiderano vederti».
Ma egli rispose loro: «Mia madre e miei fratelli sono questi: coloro che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica».

Questo brano è conclusivo alla parabola del seminatore e il commento che ne fa Gesù. Si inserisce nel contesto in cui si parla come si ascolta la Parola di Dio. Molti, a quei tempi, accorrevano per ascoltare Gesù ma Egli, che conosce i pensieri di ogni uomo, racconta la parabola del seminatore per farli meditare su come lo ascoltavano. L'ascolto deve produrre dei frutti e cioè tradursi in atto: il compimento della sua volontà.

Ascoltare è molto difficile. Bisogna fare vuoto dentro di sé, far tacere il fragore delle voci interne ed accogliere, comprendere le altrui parole.

Al giorno d'oggi, più che mai, c'è bisogno di silenzio, di ascoltare coloro che ci stanno accanto....
La preghiera è come la musica, nasce dal silenzio e solo se c'è silenzio si possono gustare le più dolci armonie, si odono le note più vibranti e celestiali.
Devo quindi far tacere tutti i rumori che sono nel mio cuore, affidare a Lui i movimenti delle passioni (sentimenti) negative e saper ascoltare e quindi assimilare la Parola di Dio in modo che diventi parte integrante di me, cioè carne. Il Verbo si deve fare carne in noi: siamo Corpo di Cristo. Imparare ad ascoltare Dio vuol dire saper ascoltare gli altri. Saper ascoltare gli altri significa lasciare il proprio modo di pensare per accoglierne un altro. Ragionarecome l'altro per comprenderne le azioni. Forse difficile ma è un esercizio entusiasmante, bello e interessante.

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