Il più delle volte esorta l'umanità alla penitenza, a mortificarsi. La mortificazione non è stata abolita dal Concilio Vaticano II. Il Concilio ne ha rivalutato le intenzioni mirando alla purificazione dell'anima e non solo praticare una penitenza esteriore sterile, volta ad alimentare l'amor proprio.
Effettivamente la penitenza educa il corpo ad obbedire allo spirito. L'amore, quello vero, è basato sul sacrificio dei propri comodi, dei propri punti di vista, del proprio tempo, non può basarsi, per quanto si voglia sull'oppressione, sulla violenza nei confronti degli altri. Non è però così semplice lasciare il proprio punto di vista, ci vuole un certo allenamento. La penitenza allena lo spirito a non uscire dai binari e quindi a percorrere la via di Cristo.
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